Aldo Soldi

Candidato Presidente

Biografia

Quando mi proposero di entrare nel Consiglio di Amministrazione della Coop La Proletaria, fu una sorpresa inaspettata e bellissima. Nato e cresciuto a Piombino, la Proletaria rappresentava per me il simbolo di un’idea potente: le persone delle classi popolari, unite in cooperativa, potevano trovare risposte di equità, giustizia sociale e soddisfazione dei bisogni primari, come l’accesso al cibo, sottraendosi alla speculazione privata.

Ero il consigliere più giovane. Sono cresciuto insieme alla cooperativa e, quando ne sono diventato presidente, era ormai una realtà di rilievo: migliaia di dipendenti, centinaia di migliaia di soci in Toscana, Lazio e Campania. Nel frattempo, con accese discussioni e confronti con i soci, la cooperativa aveva cambiato nome, prima diventando Coop Toscana Lazio, poi Unicoop Tirreno, una delle più grandi cooperative di consumatori italiane.

Quella fu una palestra formativa straordinaria, dove ho imparato (e messo in pratica) il valore della gestione democratica, della mutualità, della solidarietà, della partecipazione e del confronto diretto con i soci. La coerenza tra valori e comportamenti concreti è stata la sfida quotidiana che ha segnato il mio percorso.

Dalla rappresentanza nazionale alla dimensione europea
Dopo alcuni anni, ho accettato con entusiasmo l’incarico di presidente dell’associazione nazionale di tutela e rappresentanza della cooperazione di consumatori. Un ruolo prestigioso, che mi ha portato a lavorare a stretto contatto con le istituzioni governative e parlamentari, per difendere e promuovere sia i diritti dei consumatori che i principi della cooperazione.

Con la crescente importanza dell’Europa, si è fatta sempre più forte la necessità di rafforzare la presenza e l’elaborazione della cooperazione a livello sovranazionale. È stato quindi un onore essere prima vicepresidente, poi presidente di Eurocoop, un’opportunità che mi ha permesso di misurarmi con orizzonti più ampi, comprendere il valore delle istituzioni europee e lavorare a una cooperazione che superasse i confini nazionali.

L’incontro con la finanza etica e Banca Etica
Nel 2011 ho fatto un grande salto: dal mondo della cooperazione di consumatori a quello della finanza cooperativa, assumendo l’incarico di direttore generale di Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop. È stata una grande occasione per conoscere meglio l’articolazione e la ricchezza della cooperazione in Italia, oltre a confrontarmi quotidianamente con l’attività finanziaria.

È in questi anni che il mio rapporto con Banca Etica si rafforza. Come direttore di Coopfond, ho avuto modo di collaborare attivamente con la Banca e con il suo gruppo, approfondendone il funzionamento, la missione e il ruolo nel sistema finanziario etico e cooperativo.

Quando nel 2019 ho concluso il mio incarico in Coopfond, il mio coinvolgimento nella finanza etica è diventato ancora più diretto. Sono stato eletto nel Consiglio di Amministrazione di Banca Etica e ho accettato l’incarico nel Comitato Esecutivo, dove ho potuto misurarmi con il delicato equilibrio tra inclusione finanziaria e rigore delle regole bancarie.

Dal 2022, sono Vicepresidente di Banca Etica, lavorando al fianco della Presidente Anna Fasano, con cui ho condiviso un percorso di consolidamento e crescita della Banca, culminato nell’approvazione del Piano Strategico 2025-2028.

L’esperienza consortile e il ritorno alla partecipazione attiva
Terminato nel 2019 il mio incarico in Coopfond, mi fu chiesto di assumere la presidenza del Consorzio Integra, un consorzio che riunisce cooperative del settore costruzioni e servizi, partecipando a bandi per opere di grande rilievo nazionale. Questa esperienza mi ha permesso di conoscere dall’interno le dinamiche consortili, un aspetto strategico nella cooperazione italiana. Ho concluso il mio mandato nel 2021, per poi dedicarmi completamente all’impegno in Banca Etica.

Un percorso che continua
La mia esperienza nella cooperazione, nella rappresentanza istituzionale, nella finanza etica e nell’attività bancaria mi ha portato oggi a candidarmi alla Presidenza di Banca Etica.

Un percorso che continua con la stessa convinzione e passione con cui tutto è iniziato, sempre con un obiettivo chiaro: far crescere e rafforzare un modello di banca che mette al centro le persone, la trasparenza e l’impatto sociale positivo.

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